22 set 2012

La rivoluzione di Heisenberg: "Breaking Bad" come poppizzazione della chimica

Da quando il serial televisivo è finalmente assurto al rango di vera forma d'arte del terzo millennio - spodestando nientepopodimenoche Sua Maestà il romanzo - è tutto un fiorire di recensioni entusiaste sulla "Next Big Thing" proveniente dagli U.S.A. I titoli si affastellano rapidamente, tanto che nemmeno il più patologico degli addicted riesce a star dietro a tutte le puntate scaricabili in Rete.

Uno dei prodotti più apprezzati degli ultimi anni - che ha recentemente guadagnato una discreta visibilità grazie a una quinta stagione entusiasmante -  è sicuramente Breaking Bad, serie che ha due protagonisti maschili apparentemente agli antipodi, ma che attraverso le puntate evolvono in maniera tutt'altro che prevedibile.

Il personaggio principale, Walter White (sarà un caso che i due cognomi principali - l'altro è Pinkman - si richiamano espressamente ai colori? Oppure è un omaggio al Quentin Tarantino di Reservoir Dogs?) è un insegnante di chimica a cui viene diagnosticato un cancro ai polmoni. In preda alle difficoltà economiche, il pacifico prof. si trasforma poco a poco in un produttore di metanfetamina, mutando contemporaneamente anche a livello caratteriale.

Breaking Bad

La particolarità di W.W. è che, applicando metodicamente le proprie conoscenze scientifiche alla nuova professione, non si fa scrupolo delle conseguenze etiche del proprio impegno. L'unica cosa che conta è la metodicità, soprattutto nello scatenare le giuste reazioni chimiche in laboratorio (affinché i cristalli di meth siano più puri possibile).

Tanto si fanno stretti i legami tra gli elementi della tavola periodica, quanto si indeboliscono quelli di Walter con chi gli sta intorno. La sua identità si distorce a tal punto che, decidendo di vestire i panni del criminale professionista, decide di affibiarsi un nomignolo la cui scelta - da parte degli sceneggiatori - non è affatto casuale: Heisenberg. Al di là del fatto che fosse un fisico, questo scienziato ha infatti molte cose comune con la star di Breaking Bad. Ideatore, a soli venticinque anni, del principio di indeterminazione, che nel 1927 diede uno dei contributi più importanti alla disciplina: la misurazione simultanea di due variabili combinate - come la posizione e la quantità di moto di una particella - si può effettuare solo con precisione limitata. Con l'aumentare della precisione per una delle due variabili, avviene una diminuzione per l'altra.
Così, a un'età in cui la maggior parte degli studenti ancora non sa cosa fare della propria vita, Werner Karl Heisenberg dichiarava il proprio sistema completo e immutabile (per di più, gli era appena stata assegnata una cattedra all'Università di Lipsia). Le sue ricerche erano spinte da una desiderio insaziabile di distinguersi, all'interno della comunità scientifica, come il migliore in tutto ciò che faceva: la stessa ossessione di Mr. White.

Werner Karl Heisenberg
Francobollo tedesco emesso nel 2001, per celebrare
il centenario della nascita di Werner Karl Heisenberg

Perseguitato dai rimorsi per una scelta imprenditoriale sbagliata, che gli ha impedito di rimanere a capo di un'azienda del valore di qualche miliardo di dollari, il protagonista della serie - una volta guadagnato il denaro sufficiente per pagarsi le cure mediche e garantire un futuro alla propria famiglia - non riesce più a fermarsi, desideroso di creare un vero impero della droga.

Il suo obiettivo, come afferma perentoriamente durante un battibecco col proprio partner, è di diventare il migliore almeno in un campo. Per cui, un omicidio dietro l'altro, il temibile Heisenberg ottiene una nomea che lo rende una figura quasi mitologica.
Anche il suo outfit contribuisce alla creazione di quest'aura: testa rasata, occhiali da sole coprenti, cappello nero, sono una triade di caratteristiche che ha dato vita, sul web, a una quantità da record di User Generated Content.

L'avvicinamento del grande pubblico a certi argomenti un tempo inconsueti, dovuto alla diffusione dei serial tv, non è una novità: ormai da molti anni anche alcune disciplice scientifiche sono state rese meno ostiche, attraverso la creazione di personaggi che ne incarnassero il volto "pop".
Con Breaking Bad (il cui ideatore è Vince Gilligan, sceneggiatore di diversi episodi di X-Files), ciò è avvenuto anche con la chimica. Benchè non vengano esplicitamente approfondite, le reazioni che stanno alla base della metanfetamina prodotta da Walter sono tutt'altro che fictionali.

Magari i giovani fan della serie non diventeranno tutti dei premi Nobel (come successo al vero Heisenberg nel 1932), ma sicuramente vedranno la chimica con più interesse. Senza dedicarsi - si spera -  alla produzione di meth.

PS: con i tempi che corrono, vicende come quella di Walter White sono tutt'altro che isolate. In Italia è successa una cosa simile a un ex muratore milanese


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