20 gen 2013

Evolution Day 2013

È giunto ormai alla sua decima edizione, ma l'Evolution Day - come del resto, la teoria da cui prende nome e ragion d'essere - non invecchia mai.
Il giorno, anzi i giorni, che celebrano l'evoluzionismo in molte città d'Italia sono, infatti, un'occasione unica, almeno per il grande pubblico, di conoscere e approfondire diverse tematiche connesse a Charles Darwin e ai suoi epigoni.

Evolution Day 2013
Non sono infatti molti i periodi dell'anno in cui è facile assistere a conferenze, dibattiti, incontri riguardanti la teoria dell'evoluzione e le sue ricadute in altre discipline: sicuramente, non per colpa di giornalisti e scienziati che se ne occupano quotidianamenteChe la causa sia il creazionismo strisciante (sotto altre forme, vedi l'Intelligent Design) oppure la diffusa mancanza di interesse per settori scientifici così importanti,  il povero Darwin ha modo di conoscere un po' di fama in ben pochi momenti.

Il tema di quest'anno sono le isole: da sempre considerate un vero e proprio laboratorio dell'evoluzione, permettono di analizzare alcuni casi emblematici per la biologia tutta. Si va dall'Homo floresiensis (noto come lo "hobbit") alle ormai mitiche Galápagos, dalla flora di Soccorra al nanismo insulare della fauna siciliana.
Nonostante alcune posizioni scettiche, l'insularismo è un fattore primario per molti processi di speciazionequando due popolazioni di individui della stessa specie si trovano in condizioni di isolamento, le nuove condizioni ambientali favoriscono - attraverso la selezione naturale - ulteriori cambiamenti genetici. 
Se questa divisione in isole (da intendere come territori separati da barriere geografiche) persiste a lungo, si forma una nuova specie, che non è più in grado di incrociarsi con quella originaria.

Durante il Pleistocene, le isole del Mediterraneo ospitavano numerose specie di elefanti nani, derivate dalla specie continentale Elephas antiquus, che differivano tassonomicamente anche da isola a isola. Elephas falconeri, descritto per la prima volta da Hugh Falconer, è una specie estinta di elefante siculo-maltese: con un'altezza di soli 90 cm, fu un chiaro esempio di nanismo insulare.

Inoltre, lo studio delle comunità ecologiche insulari dà contributi significativi anche per comprendere lo stato di salute degli ecosistemi e poterne ripristinare l'equilibrio, soprattutto in quei casi in cui la loro originaria robustezza è stata turbata dalla presenza dell'uomo.

A Milano, dunque, è prevista una tre-giorni (8-10 febbraio) dedicata a questi temi: saranno presenti esperti provenienti dall'Italia e dall'estero, e gli eventi potranno essere seguiti in diretta streaming su Scienza in rete
A illustrare queste molte sfaccettature saranno, come ogni anno, esperti della materia provenienti dall'Italia e dall'estero.

Ma l'Evolution Day 2013 permetterà anche di ricordare una delle figure-chiave dell'evoluzionismo: Alfred Russel Wallace, che fu un grande conoscitore delle isole, grazie a nove anni di viaggi - accompagnati da attente osservazioni sul campo - tra Malesia, Indonesia e Nuova Guinea.
Le celebrazioni milanesi rientrano nell'ambito di Wallace100, l'insieme di eventi internazionali appositamente organizzati per il centenario della scomparsa del grande naturalista britannico. 

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